Querela per diffamazione: i consigli degli esperti

Come difendersi da una querela per diffamazione: i consigli degli esperti

In questo breve post vogliamo dare alcune indicazioni su difendersi da una querela per diffamazione, sintetizzando dei consigli pratici maturati dalla quotidiana esperienza.
Quanto di seguito, per certi versi, potrebbe risultare ovvio ma, capita spesso che presi dalla paura di vedersi essere convocati da parte dei Carabinieri o di altri pubblici ufficiali, per essere ascoltati su fatti che sono stati oggetto di una denuncia/querela da parte di un terzo. O peggio, ricevere direttamente un avviso conclusioni indagini preliminari (art. 415 bis c.p.p.) per il reato di diffamazione, e non attuare quanto di seguito, potrebbe pregiudicare l’esito del processo e non essere assolti.
Fare mente locale e ricostruire gli eventi.
Come prima cosa, restando calmi, cercate di richiamare alla mente gli eventi che hanno potuto portare alla denuncia da parte di chi si è sentito offeso da parte vostra. E’ importante, quindi, raccogliere tutte le (eventuali) circostanze di fatto, cercando di ricordare chi era presente e quale materiale (cartaceo, informativo o di altra natura) può essere messo a disposizione del proprio avvocato. Come leggerete di seguito sarà proprio questo che consentirà (più agevolmente) al Vostro difensore a sostenere le proprie tesi legali e provare a dimostrare la Vostra innocenza.

Quali prove per essere assolti da una querela per diffamazione?

Come ovvio, il reato di diffamazione si può consumare in molteplici situazioni e diverse modalità. Si pensi, ad esempio, ai commenti che si lasciano sui post e/o foto su profili altrui.

Oppure, quando si esternano opinioni all’interno di una e-mail list. Qualcuno si potrebbe sentire offeso da una critica o da una frase che letta fuori contesto potrebbe risultare offensiva. Ecco quindi, che è utile recuperare tutti messaggi email.
O ancora, quando il reato si consuma in un gruppo whatsapp, ad esempio molto importanti sono le registrazioni audio o video, oppure, gli screen shot. Chiaramente ciò vale per tutte le piattaforme social. In più cercare di recuperare chi ha assistito (ovvero letto, ascoltato e partecipato alla discussione) acquisendo direttamente le testimonianze di testimoni a proprio favore. In linea di principio è importante acquisire qualsiasi altra prova che dimostri che non si è commesso il reato di cui si è accusati e che non c’era la volontà di offendere l’onore ed il decoro del querelante.

Essere assistiti da professionisti del settore.

Sembrerà banale ma è importante consultare un avvocato che sia specialista che abbia già trattato con successo querele per diffamazione. Il ruolo dell’avvocato è particolarmente importante, anche perché aiuterà a capire le eventuali opzioni legali. Inoltre sviluppare una strategia di difesa adeguata.

Non parlare con il querelante!

Lo sappiamo perché lo abbiamo visto tante volte ma, è assolutamente importante non parlare con il querelante o con chiunque altro coinvolto nella denuncia.

La voglia di chiarire vis a vis è molto forte, specie negli ambienti di lavoro condivisi ma non è utile legalmente parlando. E’ parimenti importante, altresì, evitare di fare commenti o di postare messaggi online che potrebbero essere usati contro di Voi. Il querelante non aspetta altro. Una scomposta reazione nei suoi confronti da parte vostra da poter avere così altro materiale (che potrà essere sicuramente manipolato dall’altrui difesa) al fine di rappresentare al giudice che siete soggetti aggressivi e pericolosi.

Non distruggete nessuna prova che permetta di difendersi da una querela per diffamazione.

Mai e poi mai dovete distruggere le prove (eventuali). Anche se pensate che possano compromettervi non spetta a voi decidere. Sarà il legale di fiducia che deciderà l’importanza (legale) di una prova.
Come detto prima, anche la distruzione di prove potrebbe essere usata contro di voi come prova della colpevolezza. Pertanto, nervi saldi e non fatevi prendere dal panico e dalla fretta. Di solito sono cattive consigliere.

Non diffamare ulteriormente.

È importante evitare di diffamare (ulteriormente) il querelante o chiunque altro coinvolto nella denuncia. Ciò potrebbe aggravare la tua situazione legale e compromettere ulteriormente la tua difesa. Vale quanto detto al punto precedente. Non parlare con nessuno se non con il vostro avvocato.

Prepararsi per il processo.

Se la denuncia per diffamazione arriva a processo, è importante prepararsi adeguatamente.
L’avvocato esperto prepara i propri clienti ad affrontare il processo, le domande che verranno poste dal Pubblico Ministero (P.M.) ed eventualmente, se costituita dalla parte civile. Prepararsi a testimoniare in tribunale è fondamentale sopratutto per saper gestire le proprie emozioni e i momenti di stress. Questo eviterà di dire cose che compromettano la posizione di imputato.
Queste semplici regole non danno la certezza del risultato positivo ma sicuramente sono un ottima lista di cose da fare su come difendersi da una denuncia per diffamazione.

Leggi anche:

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https://www.anplegal.eu/it/differenza-ingiuria-diffamazione

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