Commento alla sentenza del Tribunale Catanzaro sez. II, 11/10/2023, (ud. 09/10/2023, dep. 11/10/2023), n.1651 che ha risposto al seguente quesito: scatta il diritto al risarcimento del danno in caso di acqua nella benzina o nel gasolio dopo aver fatto rifornimento?
Cosa hanno contestato le parti?
Il Tribunale di Catanzaro, Sezione Civile, ha emesso una sentenza in merito alla controversia tra la Sig.ra An. Tr. e la P. S.r.l., gestore della Stazione IP sita sull’Autostrada SA-RC in località Marzi (CS). La Sig.ra An. Tr. aveva avanzato richiesta di risarcimento danni per il guasto del suo veicolo Audi A5, attribuito al rifornimento di carburante presso la stazione di servizio, con un importo quantificato in euro 7.051,91.
In particolare, la ricorrente esponeva che:
- in data 5 gennaio 2016 aveva rifornito di carburante il proprio veicolo Audi presso la Stazione IP sita sull’Autostrada SA -RC in località Marzi (CS);
- dopo qualche chilometro dalla ripartenza il veicolo inizia va a presentare dei problemi fino al completo arresto dello stesso, costringendo la stessa a fermarsi e chiedere il soccorso stradale di Europ Assistance, la quale conduceva il veicolo presso l’Audi Zentrum Lamezia S.r.l. per la riparazione;
- i tecnici Audi, dopo aver effettuato le verifiche del caso, stabilivano che il guasto sarebbe stato causato dalla presenza di acqua nel serbatoio di gasolio e che le riparazioni effettuate avrebbero comportato un costo di riparazione per un ammontare di € 7.051,91, di cui l’attrice chiede il risarcimento
La P. S.r.l. si era costituita in giudizio contestando le pretese della ricorrente e proponendo diverse eccezioni. La società chiedeva, tra l’altro, la chiamata in causa di API Anonima Petroli Italiana (ora IP), contestava l’incompetenza territoriale del Tribunale adito e richiedeva il mutamento del rito sommario in ordinario. Nel merito, la P. S.r.l. rigettava la domanda attrice, sostenendo la mancanza di fondamento in fatto e diritto, con richiesta di vittoria sulle spese.
Cosa doveva dimostrare la parte danneggiata?
La sentenza del Tribunale, emessa il 9 ottobre 2023, avente ad oggetto un caso di acqua nel gasolio e richiesta risarcimento danni, ha respinto la domanda della Sig.ra An. Tr..
Addirittura condannandola al pagamento delle spese legali sostenute dalla P. S.r.l. La decisione del Tribunale si basa su una dettagliata analisi delle prove presentate dalle parti.
Il Tribunale ha sottolineato che, in tema di risarcimento del danno patrimoniale da inadempimento, è necessaria la dimostrazione dell’esistenza del pregiudizio e del nesso causale dall’inadempimento. La Sig.ra An. Tr. aveva fornito la prova del rifornimento effettuato presso la stazione P. S.r.l., ma non aveva dimostrato in modo sufficiente il nesso causale tra tale rifornimento e il guasto al veicolo.
La sentenza ha evidenziato che le presunte prove della ricorrente, basate su presunzioni, non erano sufficienti per stabilire in modo convincente il nesso causale. Inoltre, la P. S.r.l. ha fornito prove documentali e testimoniali a sostegno della regolare erogazione del carburante senza inconvenienti.
La sentenza ha rilevato che la mancanza di prova del nesso causale era determinante per respingere la richiesta di risarcimento avanzata dalla Sig.ra An. Tr. La decisione del Tribunale ha sottolineato che l’onere della prova del danno lamentato e del nesso causale tra l’inadempimento e il danno grava sull’attore.
Il principio che risponde al quesito
La prova per presunzioni può essere desunta solo sulla base di più elementi gravi, precisi e concordanti: La gravità è ravvisabile per il grado di convincimento che ciascuno di tali elementi è idoneo a produrre; il requisito della precisione impone che i fatti noti, dai quali muove il ragionamento probabilistico e l’iter nel ragionamento seguìto non siano vaghi, ma determinati e specifici; infine il requisito della concordanza richiede che il fatto ignoto sia desunto da una pluralità di fatti noti gravi e precisi univocamente convergenti nella dimostrazione della sua sussistenza.
Fonte: Redazione Giuffrè 2024
La sentenza rappresenta una chiara pronuncia giuridica che valorizza il principio dell’onere probatorio e del nesso causale nelle richieste di risarcimento danni, contribuendo a definire i confini della responsabilità nelle controversie di questo genere. Tuttavia non è detto che in altri casi simili l’esito sia così scontato.